di Lino Manni

 

La locandina del film di Marco Ferreri

“La grande abbuffata”. Dopo quarant’anni di astinenza saranno ben tre i derby tra Ascoli e Sambenedettese. Una vera e proprio goduria per gli amanti del calcio nostrano. Nel film del 1973 di Marco Ferreri quattro amici si riuniscono in una villa e nelle loro intenzioni c’è il tentativo di un… suicidio gastronomico. I quattro infatti decidono di cucinare prelibatissime pietanze e mangiarne senza mai smettere, fino a morire di indigestione.

Dopo i due derby di campionato, come recita il detto “non c’è due senza tre”, la sfida è destinata a ripetersi una terza volta. D’altronde se una cosa si è già verificata due volte è più facile che si verifichi anche una terza piuttosto che non si verifichi più.

 

Con la vittoria sul Pineto, invisibile in quanto non trasmessa da canali Tv, i bianconeri hanno vidimato un biglietto per una partita che di diritto entra nella storia delle due società. Un bel regalo per se stessi e per la tifoseria bianconera. Giustamente mister Tomei, a fine partita, ha dichiarato che ogni partita dell’Ascoli sarà un derby.

 

Tifoserie di Ascoli e Samb insieme

Ma tu vuoi mettere le sensazioni, l’atmosfera, l’attesa che si crea nel dover giocare questo tipo di partite? E’ l’occasione, per quelli che non hanno ancora festeggiato i quarant’anni di poter raccontare in futuro, ai figli e ai nipoti, di aver assistito al derby tra Ascoli e Samb e…viceversa. Una partita che mancava da tanto, da troppo tempo.

 

Certo l’amarezza di molti sportivi potrebbe essere quella di non poter essere presenti sugli spalti del Riviera delle palme e del Del Duca.

C’è la possibilità (anche se per ora nessuno si è espresso in tal senso) che –  per questioni di ordine pubblico – la trasferta (la più corta del campionato che si potrebbe fare anche con il motorino) sia vietata ai sostenitori ospiti.

Se è così, a farne le spese saranno, soprattutto, i tifosi che risiedono nella vallata del Tronto a partire da Castel di Lama, Colli del Tronto, Pagliare, Spinetoli fino a Centobuchi e Monteprandone.

Questi, sia che siano di fede bianconera che rossoblù, potrebbero essere condannati a…restare a casa. Insomma per questi oltre il danno anche la beffa.